CNA Cosenza - Ultime News
17 Dicembre 2025Nei giorni scorsi sono circolate, attraverso canali non istituzionali, indiscrezioni e ricostruzioni relative a presunte ipotesi di riduzione o superamento dei controlli sugli impianti termici, in particolare per le caldaie di piccola potenza. Tali ricostruzioni hanno generato confusione e preoccupazione tra cittadini, operatori e imprese del settore. Le informazioni veicolate impropriamente traggono origine da materiali di lavoro condivisi a inizio anno, nell’ambito di una fase preliminare di confronto interno, utilizzati esclusivamente come base per la predisposizione di una comunicazione formale indirizzata alle Istituzioni competenti. Tali contenuti non erano in alcun modo destinati alla divulgazione pubblica né tantomeno a essere rappresentati come orientamenti normativi in via di definizione. Il punto non riguarda soltanto il metodo, ma soprattutto le conseguenze potenzialmente rilevanti e pericolose che questa modalità di comunicazione ha rischiato di innescare su un tema estremamente delicato come quello dei controlli sugli impianti termici: il rischio di fornire ai cittadini un pretesto per ritenere legittimo l’annullamento o il rinvio dei controlli, sulla base di informazioni non ufficiali; la presenza di reazioni e commenti fuorvianti sui canali social, che alimentano aspettative errate e disinformazione; la concreta possibilità che il Governo possa procedere su nuove strategie senza un preventivo confronto con le Parti sociali, proprio perché il tema emerge in modo disordinato e non governato. Su una materia che incide direttamente sulla sicurezza delle persone, sulla tutela ambientale e sulla qualità dell’aria, tutto ciò ha rischiato di trasformarsi in un boomerang, con conseguenze difficilmente reversibili per il sistema dei controlli e per il ruolo delle imprese qualificate. A fronte di questa situazione, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è intervenuto con una smentita formale, chiarendo che lo schema di Decreto del Presidente della Repubblica attualmente in fase di elaborazione non prevede alcun passo indietro né sul piano della sicurezza né sugli obiettivi di efficienza energetica. Il Ministero ha precisato che il testo in discussione è una bozza non definitiva, che dovrà comunque acquisire il parere della Conferenza Unificata e del Consiglio di Stato, e che il nuovo DPR dovrà attenersi agli obiettivi fissati dal decreto legislativo di recepimento della direttiva europea, tra cui l’ottimizzazione del rapporto costi-benefici per la collettività e la semplificazione delle attività ispettive. È stata inoltre ribadita la netta distinzione tra il controllo di efficienza energetica, che rimane un adempimento periodico obbligatorio svolto da tecnici abilitati, e le attività di accertamento e ispezione, effettuate a campione dalle autorità competenti. Nel dettaglio, il Ministero ha chiarito che la bozza di decreto: rafforza il sistema dei controlli, rendendoli più frequenti per gli impianti di maggiore rilevanza energetica ed emissiva; mantiene invariata la frequenza dei controlli per gli impianti a gas di potenza compresa tra 20 e 70 kW; incrementa la frequenza dei controlli per gli impianti a gas tra 70 e 100 kW; conferma le disposizioni vigenti per gli impianti alimentati a combustibili solidi. Per quanto riguarda le attività di accertamento e ispezione, è previsto un sistema differenziato che combina controlli documentali per gli impianti di minore potenza e ispezioni in situ per quelli di potenza superiore, lasciando comunque a Regioni e Province autonome la possibilità di ampliare l’ambito degli impianti sottoposti a verifica. A differenza di quanto avvenuto in passato, su un tema particolarmente delicato come quello dei controlli sugli impianti termici non vi è stata una preventiva condivisione della linea né un’azione coordinata tra le Associazioni, ma un’iniziativa assunta in autonomia e fondata su ricostruzioni non adeguatamente suffragate da elementi oggettivi o da atti ufficiali. In tale contesto, un intervento pubblico realmente efficace avrebbe dovuto essere valutato e costruito congiuntamente, ponendo al centro il valore dell’attività di manutenzione e chiarendo in modo netto la distinzione tra le attività ispettive di competenza delle amministrazioni e le attività di accertamento, che non sono in alcun modo in discussione. La presa di posizione del Ministero consente oggi di ristabilire con chiarezza il quadro di riferimento e conferma che sicurezza, efficienza energetica e qualità dell’aria restano obiettivi centrali e non negoziabili nella disciplina sugli impianti termici. [...] Read more...
7 Dicembre 2025Quotidiano del Sud – domenica 7 dicembre 2025 Di Rosita Gangi Artigiani d’eccellenza A Cosenza la rivoluzione silenziosa della CNA DOVE LE BOTTEGHE NON SI ARRENDONO Il neo-presidente Marchese racconta gli ostacoli e le nuove opportunità del settore.   C’è un’immagine che basta da sola a raccontare la fatica di essere piccoli imprenditori oggi: quella di un artigiano, che apre la serranda alle sette del mattino, che si sporca le mani di lavoro, e tiene in piedi un’azienda familiare con sacrificio e passione. Eppure, metaforicamente, tutto quello che guadagna fino al 18 luglio non è suo: è dello Stato. Cinquantacinque centesimi su ogni euro che incassa se ne vanno via tra tasse, contributi e balzelli vari. Solo dal 19 luglio quell’artigiano, e con lui centinaia di piccole imprese della provincia di Cosenza, inizia davvero a guadagnare “per se’”, per la sua bottega, per i suoi dipendenti, per il proprio futuro. Una fotografia che colpisce, soprattutto perché dietro ai numeri ci sono persone, famiglie, storie di resistenza. Ma a Cosenza non c’è solo il lato difficile: c’è anche un mondo artigiano che sorprende, fatto di micro-imprese che lavorano per mercati esteri, di laboratori che innovano tradizioni secolari, di aziende pronte ad accogliere giovani e a farli crescere. Michele Marchese è il nuovo timoniere della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa) Cosenza, eletto all’unanimità a luglio 2025, classe 1973, imprenditore calabrese con un forte radicamento nel settore automobilistico, è figura molto legata alla formazione e all’innovazione. Con lui abbiamo voluto esplorare non solo la questione delle tasse, ma anche le prospettive più grandi, come attrarre i giovani sull’artigianato o far conoscere imprese “inaspettate” che nascono a Cosenza ma guardano al mondo. Secondo l’ultimo rapporto Cna “Comune che vai fisco che trovi”, per Cosenza, le stime più recenti danno un “tax free day” (ovvero il giorno in cui, metaforicamente, l’azienda smette di lavorare per lo Stato e comincia a lavorare per sé) intorno alla metà luglio. Significa che un piccolo imprenditore cosentino lavora i primi 197 giorni dell’anno solo per pagare tasse e contributi. Come si spiega questo dato? È migliorato o peggiorato rispetto allo scorso anno e rispetto alla media nazionale? Non è certamente un buon dato anche se rispetto all’anno scorso Cosenza è passata dalla 96^ alla 93^ posizione a livello nazionale. Purtroppo, nella parte bassa del rapporto ci sono ancora una volta quasi tutte le città del meridione e ciò dimostra che c’è un problema strutturale legato alla mancanza di risorse pubbliche che si ripercuote su una maggiore tassazione imposta alle imprese. Le faccio un esempio: circa l’86% del gettito fiscale viene incassato dallo Stato centrale, il restante 14% finisce nelle casse delle Regioni e degli Enti locali. Su questi ultimi però grava più della metà della spesa pubblica e quindi vi è una sperequazione tra le entrate tributarie centrali e le rimesse agli enti locali. In questo contesto le amministrazioni locali devono compensare la differenza con tassazioni che anche se minime incidono fortemente su un tessuto economico debole. Non dimentichiamo che la maggior parte delle imprese del nostro territorio è rappresentato da piccole e medie imprese che noi della CNA ci onoriamo di rappresentare perché costituiscono la spina dorsale dell’economia italiano e tengono in vita anche i cosiddetti territori marginali. In concreto: quali sono le tasse o i costi che pesano di più sulle piccole aziende di Cosenza? Oltre alle tasse, c’è un altro problema che pesa: burocrazia, permessi, tempi degli uffici. Quanto incide per una piccola impresa cosentina? Il rapporto “Comune che vai fisco che trovi” della CNA ce lo spiega benissimo. Il problema centrale è legato all’imu e quindi al valore catastale degli immobili commerciali come i laboratori e i negozi. Anche qui le faccio un esempio: le pare normale che questo valore catastale, a parità di metri quadri e di destinazione d’uso, sia più del doppio di Bolzano e praticamente uguale a Roma? Glielo traduco in soldoni. A parità di metratura e valore commerciale a Bolzano si pagano poco più di 1.660,00 euro all’anno e a Cosenza più di 6.000,00. Attenzione però, perché il reddito delle imprese delle due città è molto differente, il nostro è più basso e quindi il peso che grava sulle nostre imprese è molto più pesante di quello che appare. Su questo la CNA è fortemente impegnata a livello nazionale con pressioni sul Governo centrale per la riforma del Catasto avvicinando il valore catastale al reale valore di mercato. Certo a questo vanno aggiunte anche la Tari e le addizionali comunali e regionali che sono più alte e su questo incide l’inefficienza di alcuni settori della pubblica amministrazione che pagano la mancanza di visione comune e strategica su temi fondamentali come quelli delle infrastrutture e del sistema dei rifiuti. La burocrazia è un tema centrale perché non viaggia alla stessa velocità delle imprese. In questo la CNA si presenta come un punto di facilitazione per le imprese con il proprio patronato che è delegato a gestire molte pratiche per conto della pubblica amministrazione; quindi, è più facile venire nei nostri uffici che impelagarsi in percorsi tortuosi. Con l’amministrazione comunale di Cosenza, così come con la Regione, il nostro rapporto è solido e costruttivo e siamo presenti ai gruppi di lavoro che riguardano le nostre imprese, non ultimo, nei giorni scorsi quello dedicato alle attività commerciali. Lei si è insediato da pochi mesi: nel suo mandato alla guida del CNA Cosenza quali sono gli obiettivi che si è posto concretamente per aiutare le aziende? Ho la fortuna di avere accanto una squadra formidabile, coesa, rinnovata e giovane. Tra i miei obiettivi metto ai primi posti quello di creare un Network funzionale tra le nostre imprese che consenta anche una maggiore integrazione tra settori che possono crescere insieme facendo rete e per questo stiamo pensando ad un progetto pilota di collaborazione tra i nostri associati. Poi, bisogna farsi conoscere. Abbiamo delle realtà imprenditoriali straordinarie, che spesso sono più conosciute fuori dal nostro territorio. Per questo abbiamo intenzione di organizzare una serie di eventi per promuovere e valorizzare le nostre imprese anche attraverso l’utilizzo delle piattaforme web e dei social network che sono ormai indispensabili in un mercato globale rafforzando anche i servizi di consulenza e di formazione. Cosenza attrae nuove imprese o le fa scappare? Cosa chiedete al sindaco e alla Regione per rilanciare il settore? I dati ufficiali di Unioncamere ci dicono che Cosenza non fa scappare le imprese, anzi. Rispetto al 2025 c’è stato un incremento dello 0,5%. Potrebbe sembrare una sciocchezza, ma sono 282 nuove imprese che in un momento di congiuntura economica sfavorevole, in cui le imprese tendono achiudere, sono un buon risultato. Certamente la nostra città è quella che a livello regionale offre le maggiori opportunità, in termini di ecosistema favorevole per le imprese anche per quelle giovanili e le start-up legate al mondo universitario. Noi chiediamo costantemente alle istituzioni di prestare attenzione a questa realtà, snellendo tutte le procedure burocratiche, e rivoluzionando il sistema degli aiuti economici che sono complessi soprattutto nel sistema delle verifiche e dei controlli che spesso bloccano l’attività delle imprese. Un tema molto attuale è quello dei giovani e del lavoro artigianale. Come può la CNA aiutare ad attirare i giovani verso mestieri manuali tradizionali, ma con uno sguardo al futuro (artigianato 4.0, digitale, sostenibile)? E che ruolo può avere l’Università della Calabria in tutto questo? Il mondo del lavoro è in continua evoluzione, ma il lavoro artigianale è ancora estremamente importante. I dati ci dicono che le imprese hanno difficoltà a reperire figure professionali specializzate nel settore dell’artigianato, dell’industria e, banalmente, anche di autisti e questa tendenza si aggraverà ancora di più nei prossimi anni mettendo in crisi il sistema produttivo. Professioni che fino a qualche hanno fa erano considerate di basso livello, oggi sono molto richieste e anche ben retribuite. Quello che può sembrare banale lavoro manuale è in realtà un luogo di creazione, di forti componenti personali che con l’aiuto delle nuove tecnologie consentono di esprimere delle potenzialità straordinarie. Noi in CNA lo abbiamo capito da tempo e per questo offriamo strumenti che facilitano l’accesso dei giovani nel mondo imprenditoriale con supporti finanziari specifici erogati da Artigiancredito e con iniziative di premialità, supporto e relazioni con altre imprese anche internazionali. Vorrei ricordare che in questi giorni è partita la IX edizione di “Cambiamenti” il premio al pensiero innovativo delle nuove imprese italiane voluto dalla CNA per sostenere le migliori imprese nate negli ultimi cinque anni con premi fino a 20 mila euro e la possibilità di partecipare a incontri e confronti con altre imprese ed esperti del mercato imprenditoriale. [...] Read more...
3 Dicembre 2025Dario Costantini è stato confermato Presidente nazionale di CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Impresa). L’Assemblea nazionale della Confederazione, alla quale ha partecipato il nostro presidente Michele Marchese, lo ha eletto all’unanimità per il quadriennio 2025-2029. Costantini, 50 anni, è amministratore delegato e socio della Costantini srl con sede a Piacenza, impresa che opera nel settore del condizionamento, ventilazione e gestione degli impianti tecnologici. È stato presidente di CNA Piacenza dal giugno 2007 al luglio 2017 quando è stato eletto presidente della CNA Emilia-Romagna e poi presidente nazionale CNA dal dicembre 2021. Tra le altre cariche è vice presidente di Agart SpA (azionista della Nuova Artigiancassa) e presidente della Onlus Progetto Vita – il cuore di Piacenza onlus, il primo progetto europeo di defibrillazione precoce sul territorio per prevenire la morte improvvisa per arresto cardiaco. “È un grande onore rappresentare per i prossimi quattro anni la CNA – ha dichiarato Dario Costantini – una grande comunità di imprenditrici e imprenditori. Desidero ringraziare l’assemblea nazionale per la fiducia e tutti i nostri dirigenti per il lavoro quotidiano nell’associazione. Il mio impegno e della nuova presidenza sarà essere ancora più vicini alle nostre imprese, ascoltarle e sostenerle nelle grandi e impegnative sfide che ci attendono. Siamo determinati a rafforzare il ruolo essenziale dell’artigianato nella vita del Paese e nella sua proiezione internazionale, consapevoli del grande valore economico e sociale che esprimono le nostre imprese”. La CNA Cosenza porge al Presidente Costantini i più cari auguri di buon lavoro. [...] Read more...
3 Dicembre 2025Il Presidente della CNA Cosenza, Michele Marchese, è felice di presentare la IX edizione di Cambiamenti, il Premio al pensiero innovativo delle neoimprese italiane. Cambiamenti 2025 è il grande concorso nazionale che scopre, premia e sostiene le migliori imprese italiane nate negli ultimi cinque anni (dopo il 1° gennaio 2021) che hanno saputo riscoprire le tradizioni, promuovere il proprio territorio e la comunità, innovare prodotti e processi e costruire il futuro. CNA guarda alle Nuove Rotte e vuole premiare chi ha il coraggio di tracciare mappe nuove e di orientare il futuro dei territori, dell’economia e delle comunità in cui viviamo. In palio 20mila euro alla migliore nuova impresa e tanti altri premi per chi entra a far parte della comunità di Cambiamenti. Tante le opportunità dedicate, servizi e particolari benefit, oltre alla partecipazione a occasioni di confronto e incontri con potenziali investitori. Dalla prima edizione ad oggi hanno partecipato 7401 imprese e più di 1000 si sono candidate alla scorsa edizione partecipando a 10 eventi di qualificazione alla finale nazionale. Cambiamenti 2025 ha l’obiettivo di riconoscere il merito e offrire occasioni di confronto e visibilità a quelle imprese che con la loro attività rappresentano ogni giorno il meglio dell’Italia e rendono il Paese competitivo. CNA mette in campo numerose opportunità, a partire da una rete di nostri consulenti diffusa su tutto il territorio nazionale, fino a molte occasioni di confronto e incontro organizzate ad hoc dalla Confederazione o dai partner del Premio. In più, terminate le azioni del Premio, le imprese selezionate potranno partecipare a Cambiamenti OFF, l’investor meeting dedicato ai partecipanti al Premio Cambiamenti con partner e investitori di rilievo. Il premio nel dettaglio. Alla migliore startup dell’anno € 20.000 in denaro o come primo investimento in una campagna di crowdfunding. € 2.000 in voucher di servizi di consulenza presso la sede CNA territoriale più vicina. 2 anni di adesione al sistema CNA e alle sue opportunità. Nomination per il Premio Nazionale per l’Innovazione “Premio dei Premi 2026”. Incontri e scambi con i partner dell’iniziativa. Partecipazione gratuita a Cambiamenti OFF. Alla seconda e terza classificata € 5.000 in denaro o come primo investimento in una campagna di crowdfunding. € 2.000 in voucher di servizi di consulenza presso la sede CNA territoriale più vicina. 2 anni di adesione al sistema CNA e alle sue opportunità. Nomination per il Premio Nazionale per l’Innovazione “Premio dei Premi 2026”. Incontri e scambi con i partner dell’iniziativa. Partecipazione gratuita a Cambiamenti OFF. Le imprese che desiderano partecipare possono iscriversi al link: Cambiamenti: il premio al pensiero innovativo delle neo-imprese   [...] Read more...
28 Ottobre 2025Il successo della 22^ edizione della Festa del Cioccolato di Cosenza, ideata dalla CNA e curata dalla PubliEpa, ha sollecitato l’attenzione dei media nazionali e anche RaiNews24 ha dedicato un servizio alla manifestazione che ha visto la partecipazione di oltre 180.000 persone venute anche da fuori regione. Il gruppo dirigente della CNA di Cosenza, guidato da Michele Marchese, ha accolto con enorme soddisfazione i risultati di quest’anno e si prepara già all’ideazione della kermesse del prossimo anno. [...] Read more...
28 Ottobre 2025Il presidente nazionale Dario Costantini ha visitato la Festa del Cioccolato di Cosenza e  ha partecipato al premio “Mani che profumano di dignità” fortemente voluto dal nostro presidente provinciale Michele Marchese. Costantini ha sottolineato l’enorme successo di pubblico della manifestazione, ideata 22 anni fa dalla CNA Cosenza e curata nell’organizzazione dalla PubliEpa. La manifestazione è stata un’occasione per mettere in mostra l’eccellenza dell’artigianato calabrese nella produzione cioccolatiera. Più di 180.000 persone hanno visitato gli stand in un vero e proprio percorso terapeutico nella dolcezza. Con la sua presenza il presidente Costantini ha voluto rappresentare l’appoggio e la fiducia al gruppo dirigente della CNA di Cosenza e della CNA regionale, guidata da Giovanni Cugliari,  estremamente attivo nel far crescere l’associazione come forza sociale del paese.   [...] Read more...

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