CNA Cosenza - Ultime News
25 Ottobre 2024La manovra finanziaria 2024 prevede per le imprese l’obbligo assicurativo contro la calamità naturali entro il 31 dicembre. Il presidente della Cna Calabria Giovanni Cugliari prende posizione contro questa misura osservando che « È l’ennesimo strumento per fare cassa»
Cugliari inoltre commenta «Non sappiamo ancora i costi, a quanto ammonteranno le franchigie e se ogni impresa in virtù del rischio del territorio pagherà di più. Un elemento non da poco che graverà su un momento economico già difficile come deterrente negli investimenti in alcune aree del paese. Di fatto è diventata una nuova tassa».
L’obbligo contenuto nella manovra finanziaria 2024 prevede anche che qualora il provvedimento risultasse disatteso ne verrà tenuto conto nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche e verrà comminata una sanzione amministrativa pecuniaria da cento a cinquecento mila euro.
«A rischio ci sono diverse aree meridionali – fa notare Cugliari -, territori nei quali gli eventi catastrofici avvengono anche più volte l’anno. Cosa accadrà allora? I costi per le imprese raddoppieranno? L’assicurazione coprirà ogni evento o si blinderà dietro parametri e clausole che ancora non conosciamo? Le domande che ci poniamo sono diverse e come rappresentanti delle imprese ci corre l’obbligo di farle presenti per sensibilizzare ed allertare le istituzioni sulle ombre di uno strumento che – conclude – al momento non ci sembra affatto idoneo ci pare più che altro uno strumento per fare cassa». [...]
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4 Ottobre 2024Dal primo ottobre scatta l’obbligo della Patente a Punti per i lavori di edilizia
L’allegato X dell’articolo 89, comma 1, lettera a) D.lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 – Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro – Allegati Pagina 65 di 168 definisce l’elenco dei lavori edili o di ingegneria civile che hanno obbligo della Patente a Punti:
I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro.
Sono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile.
Suddetta legge definisce altresì l’obbligo di richiesta della patente a punti attraverso un portale dedicato e che, in fase di prima applicazione dell’obbligo è possibile presentare una autocertificazione/dichiarazione sostitutiva concernente il possesso dei requisiti.
L’invio della autocertificazione/dichiarazione sostitutiva dovrà essere effettuato, tramite PEC, all’indirizzo dichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.it.
CNA COSENZA è pronta a dare supporto a tutti, associati e non, per l’adempimento delle incombenze relative alla patente a punti.
Per informazioni e supporto contattare i nostri uffici alla mail cosenza@cna.it [...]
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5 Agosto 2024La Regione Calabria ha istituito il “Fondo Competitività Imprese (FCI)” con l’obiettivo di sostenere – attraverso la concessione di Finanziamenti a tasso agevolato e Contributi in conto capitale – le imprese nella realizzazione di investimenti produttivi.
Il Fondo è articolato in due distinte Linee di intervento:
Linea di intervento 1 “micro iniziative”: diretta a finanziare la realizzazione di investimenti agevolabili di importo minimo pari ad € 30.000 e massimo pari ad € 100.000;
Linea di intervento 2 “piccole-medie iniziative”: diretta a finanziare investimenti agevolabili di importo superiore ad € 100.000 e fino ad un massimo di € 750.000
L’incentivo prevede
una quota a fondo perduto che può arrivare al 30% del valore dell’investimento
la quota di mutuo agevolato può arrivare a coprire il 50% del valore dell’investimento
Spese finanziabili
acquisto suolo (max 10% dell’investimento)
realizzazione acquisto immobile (max 60% dell’investimento elevabile al 70% per le sole imprese turistiche)
opere murarie e assimilate (max 30% dell’investimento elevabile a 70% nel caso di imprese turistiche
progettazione ingegneristiche e studi di fattibilità nella misura del 3% del valore dell’investimento
macchinari, impianti, attrezzature
attivi immateriali: brevetti, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale.
Scadenza
Lo sportello della regione per la richiesta apre a settembre
Per informazioni e supporto per la richiesta contatta CNA CS
0984/21376
Marialuisa.dedato@cnacs.it
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31 Luglio 2024La Regione Calabria – Dipartimento Sviluppo Economico ed Attrattori Culturali, indice una manifestazione di interesse, in favore di tutte le imprese calabresi, operanti nel settore dell’artigianato artistico-tradizionale ed agroalimentare per la partecipazione alla prossima edizione della manifestazione fieristica “L’Artigiano in Fiera” che si terrà presso il quartiere fieristico Fieramilano Rho-Pero dal 30 novembre all’8 dicembre 2024.
Verranno ammessi a partecipare fino ad un massimo di 120 operatori.
La selezione delle Aziende partecipanti avverrà a cura di Ge.Fi. Spa, che selezionerà le imprese in grado di garantire una autenticità, una originalità e una qualità che ne distinguano i prodotti.
Le condizioni imprescindibili di tale selezione, sono:
Autenticità: i prodotti corrispondono a quanto dichiarato, escludendo pertanto qualsiasi forma di imitazione, contraffazione, falsificazione o adulterazione;
Originalità: i prodotti hanno delle caratteristiche proprie che li distinguono da altri rendendoli in qualche modo unici;
Qualità: l’insieme delle caratteristiche dei prodotti corrispondono il più possibile ad una matrice di valori che esprimono il territorio, la tradizione (anche in chiave innovativa), una trasformazione della materia prima il più possibile rispettosa dei processi naturali e dell’ambiente
Le aziende interessate dovranno compilare, il modulo scaricabile dal sito della regione Calabria https://www.regione.calabria.it/manifestazione-di-interesse-artigiano-in-fiera-2024/ dove troveranno anche maggiori informazioni [...]
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26 Luglio 2024La denuncia del presidente di CNA Calabria che fa appello per una azione dei parlamentari Calabresi
Con una decurtazione quasi totale del credito d’imposta per le imprese operanti nella Zona Economica Speciale del Mezzogiorno si può affermare che di fatto questo strumento non esiste più”.
Lo afferma il presidente della Cna Calabria Giovanni Cugliari spiegando che “con il passaggio dal credito d’imposta per il Mezzogiorno a quello Zes, nel caso della Calabria la percentuale attuale di contributo è stata compressa fino ad arrivare all’8%.
Briciole che non posso permettere alle Pmi di acquisire la strumentazione necessaria ad effettuare investimenti, andando di fatto a bloccare lo sviluppo di un intero pezzo d’economia, un freno alla Calabria e all’occupazione”.
“Le richieste di contributo – afferma il numero uno di Cna Calabria – sono pari a 9 miliardi e 500 milioni di euro, ma le risorse a disposizione coprono a malapena un miliardo e 670 milioni di euro. Avevamo lanciato l’allarme già qualche mese fa, ora le nostre preoccupazioni diventano realtà. Un tasso così basso di credito d’imposta unito ad una soglia così alta di investimento minimo (200mila euro) non può che creare un corto circuito andando a mettere fuori gioco e fuori mercato le piccole e medie imprese costrette a rinunciare a vantaggio di quelle più grandi che possono permettersi investimenti di tale portata e per le quali anche un credito d’imposta così basso agevola le loro casse. Chi, invece, ha bisogno di accedervi per potere attivare quegli investimenti che gli potranno permettere di crescere e di adeguarsi ai cambiamenti del mercato, viene tagliato fuori”.
“Più che un’agevolazione – denuncia la Cna – ci sembra una beffa nonché una forma di accanimento verso i piccoli imprenditori e il Mezzogiorno stesso che così non viene aiutato, ma, al contrario, affossato. Con questa operazione il credito d’imposta è stato cancellato. Chiediamo allora ai parlamentari calabresi che cosa abbiano intenzione di fare e quale alternativa propongano. A nostro modo di vedere la precedente soluzione (con zone economiche speciali perimetrate e credito d’imposta del Mezzogiorno) appare oggi assai più utile dell’ultima formula rinvenuta. Non solo per la dotazione incommensurabilmente più alta (complessivamente oltre 30 miliardi), ma anche per la odierna totale assenza di una coerente visione strategica sullo sviluppo dei vari territori che, insieme, all’Autonomia differenziata ci sembra vada in un’unica direzione: eliminare il Sud!”. [...]
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24 Maggio 2024Il decreto attuativo del credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica per il Mezzogiorno è entrato in vigore con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 117 del 21 maggio»
E’ un incentivo sotto forma di credito di imposta per le imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Meridione d’Italia. Per la Regione Calabria la percentuale è del 60% per le piccole Imprese, 50% per le medie e del 40% per le grandi.
Per accedere al contributo sotto forma di credito d’imposta, i soggetti interessati devono comunicare all’Agenzia delle Entrate, dal 12 giugno al 12 luglio 2024, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2024.
Attività economiche ammesse
TUTTI I SETTORI Sono esclusi i soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti (esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti) e delle relative infrastrutture, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo. L’agevolazione, altresì, non si applica alle imprese in difficoltà.
Cosa Finanzia
Investimenti in beni strumentali nuovi, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, relativo all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio, nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.
Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
Sono ammissibili anche acquisti mediante contratti di locazione finanziaria per i quali si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni; tale costo non comprende le spese di manutenzione.
Sono agevolabili esclusivamente le acquisizioni avvenute tra soggetti tra i quali non debbono sussistere rapporti di controllo o di collegamento di cui all’articolo 2359 del Codice civile e, comunque, realizzate a condizioni di mercato.
Limiti di spesa
Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro.
Utilizzo
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.
Rideterminazione del Credito d’Imposta
Se i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione.
Se entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni anzidetti.
N.B. il periodo di mantenimento dei beni decorre dalla data di “entrata in funzione” che può avvenire entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, pertanto il vincolo può avere una durata anche di 8 anni circa dalla data di acquisizione o ultimazione.
Per i beni acquisiti in locazione finanziaria, la rideterminazione del credito di imposta si applica se non viene esercitato il riscatto.
Ai fini del riconoscimento dell’agevolazione, le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nelle aree d’impianto, ubicate nelle zone assistite nelle quali è stato realizzato l’investimento oggetto di agevolazione, per almeno cinque anni dopo il completamento.
Cumulabilità
Il credito d’imposta è cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento.
Stabilità delle operazioni
Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella ZES unica per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento medesimo. L’inosservanza del predetto obbligo determina la decadenza dai benefici goduti.
Per informazioni e supporto nell’istruttoria della pratica contattare gli uffici Cna Cosenza
0984 21376
cosenza@cnacs.it [...]
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